Safari Made
La Sardegna è per loro come un vasto parco, un’isola felice di oasi naturali e riserve protette. Lo spazio sufficiente della tenace natura locale è l’ambiente ideale per molte creature selvatiche: animali che, senza confini marittimi, potrebbero vagare lontano dalla loro terra, perdendo le loro caratteristiche distintive e forse anche la libertà di vivere al meglio delle loro capacità. Cavalli, asini, mufloni, cervi, aquile e avvoltoi sono stati sempre qui, mentre altre creature sono arrivate qui per trascorrervi l’inverno e, colpite da malattie, non hanno più lasciato la Sardegna. Tra di loro ci sono anche i fenicotteri, che nidificano nelle aree umide dietro le spiagge, colorando di rosa le lagune dell’isola.
Fin dall’età nuragica, cavalli selvaggi hanno vagato per tutta l’isola. Sono piccoli come pony, ma non sono adatti alla cavalcatura, con occhi a mandorla, una ciocca ribelle sulla fronte, una criniera lunga e una coda bassa e folta, ma ora si trovano solo sull’altopiano della Giara. Il paesaggio, armonia di ambiente naturale, con boschi di macchia mediterranea e praterie con laghetti naturali, è un mondo magico tutto suo. I cavalli, con sguardo fiero, si fermano qui per bere, riposarsi e giocare al loro gioco preferito: correre liberamente e felicemente.
In Sardegna vive anche il grifone, l’unica colonia naturale sopravvissuta in Italia. Nel secolo scorso rischiavano l’estinzione sull’isola, ma ora ce ne sono molti e sono in ottime condizioni. In altre parti del mondo, i grifoni si insediano su scogliere molto alte, fuori dalla vista umana. In Sardegna, invece, occupano quasi 40 chilometri di costa, collegando Bosa e Alghero, e possono essere comodamente ammirati e fotografati. In loro onore, questa costa è stata ribattezzata “Costa dei grifoni”. Tra gli uccelli rapaci, c’è anche il falco della regina (Falco eleonorae), che si riproduce nella zona delle isole Sulcis e sulle scogliere lungo il golfo di Orosei all’inizio di novembre migra verso il Madagascar. Il nome della specie eleonorae deriva dalla regina sarda Eleonora d’Arborea, che con la sua legge (Carta de Logu del 14° secolo), vietava la caccia ai falchi e il saccheggio dei loro nidi al fine di proteggere le specie di falchi dall’estinzione e impedire l’abitudine aristocratica di caccia ai falchi.
Tra le altre specie rare che vivono in Sardegna c’è l’unico mammifero endemico in tutta l’Italia, il pipistrello sardo (Plecotus sardus). Prende il nome dalle sue grandi orecchie ed è stato scoperto solo di recente, nel 2002. Anche lo scoiattolo sardo è notevole, minacciato dai bracconieri in passato, ma ora il suo numero sta di nuovo aumentando. Oltre all’asino selvatico grigio, in Sardegna vive anche l’asino bianco, una speciale razza che vive nel parco nazionale dell’isola di Asinara, da cui prende il nome.
I maestosi e tenaci progenitori delle pecore, che pascolano in milioni in Sardegna, sono i mufloni che popolano le creste calcaree tra il Supramonte. A Siniscola, un gregge di mucche non deluderà i suoi sostenitori: con l’arrivo della stagione, lascia la fattoria in campagna e si dirige verso il mare e il suo obiettivo abituale, la spiaggia di Berchìda. Di tanto in tanto arrivano in spiaggia, si sdraiano, dormono e guardano i bagnanti, godendosi la loro giornata al mare.