MAGGIO


Maggio in Sardegna
Maggio inizia con una delle festività religiose più importanti dell’isola, la festa di Sant’Efisio. Ispirata dalla devozione e dalla fede di tutta l’isola, è celebrata in onore del santo martire Efisio, torturato e ucciso a Nora il 15 gennaio dell’anno 303. Nel 1652 l’isola fu colpita da un’onda pestilenziale, che causò molte vittime a Cagliari, tra cui persino l’arcivescovo. I sacerdoti pregavano Sant’Efisio affinché li liberasse dall’epidemia mortale e gli promisero una processione annuale in segno di gratitudine. La peste scomparve davvero e da allora, dal 1656, ci sono state celebrazioni esuberanti e pellegrinaggi continui con la statua di questo martire ogni 1° maggio. Il 2 maggio la città di Pula lo onora, dove intorno a mezzogiorno migliaia di fedeli attendono l’arrivo della processione. Sant’Efisio viene portato per le strade dell’intera città fino alla chiesa di San Giovanni Battista, dove si celebra la messa. Tutto il corteo è accompagnato dalla musica delle “Launeddas”, i cavalieri e le donne sono vestiti con costumi tradizionali. Verso le 18, il corteo del santo lo accompagna a Nora, il luogo del suo martirio, e si tiene una solenne messa nella chiesa locale, dedicata a lui e costruita sopra la sua antica prigione. Di sera (verso le 20), accompagnato dai fedeli con candele e torce, il corteo ritorna a Pula, alla chiesa di San Giovanni Battista, dove si tiene un’altra messa seguita dai tradizionali fuochi d’artificio. Il 4 maggio, al mattino presto, Sant’Efisio intraprende il viaggio di ritorno a Cagliari. Molti fedeli partecipano all’intero corteo e accompagnano il santo a piedi da Cagliari a Pula e ritorno.

Un altro evento unico e indimenticabile a maggio è la Cavalcata Sarda, la seconda festa dei cavalli più grande dopo Sa Sartiglia tenuta a febbraio. La celebrazione inizia la terza domenica di maggio, presto al mattino, con una processione lungo un percorso di 2 chilometri per le strade del centro storico di Sassari, basato in Piazza d’Italia. Sia a piedi che su traccas, carri trainati da buoi e decorati con fiori, partecipano circa sessanta gruppi folkloristici e quasi trenta cavalli da tutta la Sardegna. Tutti indossano abiti tradizionali, secondo i loro luoghi di origine, spesso arricchiti da ricami di alta qualità e gioielli in filigrana d’oro e argento. Il pomeriggio è dedicato alle pariglie, competizioni equestri in cui i cavalieri più coraggiosi eseguono acrobazie spettacolari su cavalli da corsa nell’ippodromo della città. Dalla sera fino a tarda notte, Piazza d’Italia ospita una sfilata di canti e danze sarde: musica tradizionale e formazioni al suono delle launeddas, canzoni dei tenori e fisarmoniche.

La Primavera in Ogliastra è l’alter ego primaverile delle Cortes Apertas autunnali. Il carattere dell’evento è simile, le città nel cuore della Sardegna offrono al pubblico il meglio delle loro tradizioni e della produzione di qualità, ma l’area geografica è diversa, invece della Barbagia, sono coinvolte le regioni storiche di Marghine, Planargia, Ogliastra e Baronia.

Merita menzione anche a maggio il Porto Cervo Wine & Food Festival, che apre la stagione estiva sulla Costa Smeralda, o l’evento Monumenti Aperti, che si svolge per tutto il mese in varie località e consente al pubblico di visitare monumenti selezionati a un costo ridotto o addirittura gratuitamente.

Temperature piacevoli che raggiungono massimi di 25 gradi solitamente tentano i primi entusiasti al nuoto o alla tintarella. Maggio apre la stagione balneare, specialmente nel sud della Sardegna.