Monoliti
Monumentali formazioni rocciose di ardesia, calcare e dolomia emergono dal paesaggio come silenziosi testimoni delle trasformazioni geologiche che affondano nelle ere primordiali. All’est, nella storica regione dell’Ogliastra, ci sono i monoliti noti come “Tacchi di Ogliastra”, dove “Tacchi” indica le alte pareti rocciose fossilizzate che si ergono sopra il paesaggio. Il più famoso di essi è il Perda e Liana, un cilindro sul tavolato di Tonneri, un punto di riferimento amato e meta degli scalatori. In modo simile, emerge dalla terra Su Texile vicino a Aritzo, talvolta soprannominato “trono di San Efisia”.
Durante il viaggio dalla costa di Vignola all’entroterra verso Tempio Pausania, attira l’attenzione un’imponente roccia di granito che si staglia sopra il paesaggio. Il Monte Pulchiana è un monolite di forma cupola con un’altezza complessiva di 673 metri, dalla cui cima è possibile osservare l’intera Gallura superiore fino al Monte Limbara.
Nella regione dei vulcani spenti di Meilogu, spicca un prolungamento di basalto alto circa cento metri, un antico cratere vulcanico modellato dall’erosione nel corso di milioni di anni, noto come Pedra Mendalza, luogo di diverse leggende e miti legati alle fate Janas.
Sulla costa del golfo di Baunei, nella parte orientale dell’isola, si erge una alta e appuntita roccia di calcare dolomitico, conosciuta come Pedra Longa. Con i suoi 128 metri di altezza, è un punto di partenza per il trekking noto come Selvaggio Blu e una meta comune per gli scalatori.