Arte & Archeologia

La Sardegna e il cinema

Sardegna come un’isola deserta, o un’isola aspra e selvaggia di banditi e di faide familiari. In tutte queste forme, la Sardegna è rappresentata nei film. Le bellezze naturali dell’isola sono spesso catturate nelle opere sia del cinema italiano locale che in quello internazionale, e molti autori raffigurano anche le caratteristiche culturali e le tradizioni sarde. Esistono molti film ambientati in Sardegna, ma anche diversi altri che sono stati girati sull’isola, ma presentati come i Caraibi, il Messico e persino la Scozia. I primi film girati in Sardegna risalgono agli inizi del cinema, poco dopo i primi film dei fratelli Lumière. Nel 1899, il regista Francesco Felicetti girò cinque cortometraggi intitolati Viaggio del Re Umberto I in Sardegna, che documentano la visita del re Umberto I e della regina Margherita sull’isola. Da allora, in Sardegna sono stati realizzati numerosi film di vario genere – alcune opere maestre del cinema d’autore, molti film indimenticabili di produzioni internazionali, inclusi western, film di fantascienza e di spionaggio.

Quali sono i luoghi più iconici della Sardegna sul grande schermo?

CALA LUNA – Una delle spiagge più belle e famose nel Golfo di Orosei a Baunei deve la sua fama anche al film “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” del 1977 con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato. La regista Lina Wertmuller lo presenta come un’isola meravigliosa, deserta e selvaggia, dove ambienta l’avventura di due naufraghi – una ricca signora di Milano e un capitano di idee comuniste – piena di umorismo grottesco. Il film è stato girato anche in altre località della costa orientale dell’isola, oltre a Cala Luna, vi sono Cala Fuili (a Dorgali), Capo Comino (a Siniscola) e Arbatax. Nel 2002, Guy Ritchie ha girato un remake del film intitolato Travolti dal destino (originale Swept Away), con Madonna e Adriano Giannini, nelle stesse località.

SPIAGGIA ROSA, BUDELLI – Sulla spiaggia rosa dell’isola di Budelli, forse la spiaggia più famosa dell’arcipelago della Maddalena, Michelangelo Antonioni girò nel 1964 una delle sequenze meravigliose del suo primo film a colori Deserto Rosso. Questa spiaggia è immortalata in una scena in cui la protagonista, interpretata da Monica Vitti, racconta una fiaba a suo figlio su un luogo così bello da sembrare un sogno realizzato.

CALA DI VOLPE – L’agente James Bond, interpretato da Roger Moore, soggiorna con la sua compagna Barbara Bach nella famosa baia di Cala di Volpe sulla Costa Smeralda. Le rocce e il mare cristallino, non solo della Costa Smeralda, sono stati lo scenario del film dell’agente 007 La spia che mi amava (originale The Spy Who Loved Me) del 1977. Le riprese si sono svolte anche in altre località della Sardegna: a Palau, Santa Teresa di Gallura, Capo Caccia, Porto Cervo e San Pantaleo.

SUPRAMONTE – Il regista Vittorio de Seta ha scelto la catena montuosa del Supramonte, con le sue altipiani frastagliati, maestosi picchi e valli con viste mozzafiato, come sfondo per diversi dei suoi film. Negli anni ’50, ha girato i documentari Un giorno in Barbagia (1958) e Pastori di Orgosolo (1958), dove persino i veri pastori recitavano. Il suo capolavoro rimane il film Banditi a Orgosolo (1961), che ha vinto il premio per la migliore opera prima al Festival del Cinema di Venezia. Anche il film premiato Padre Padrone (1977), diretto dai fratelli Taviani su un’opera autobiografica di Gavino Ledda, che ha vinto la Palma d’Oro al 30° Festival di Cannes, si concentra sulla vita dei pastori sardi.

CAPO CACCIA – Nell’ imponente scenario del promontorio di Capo Caccia vicino ad Alghero sono state girate diverse scene famose. Nel 1968, il regista Joseph Losey ambientò qui sequenze del film Boom! (originale La scogliera dei desideri) con Elizabeth Taylor e Richard Burton. Nel promontorio di Capo Caccia, nelle grotte di Nettuno e sulla spiaggia di Porto Ferro, sono state girate le scene principali del film italiano del 1983 Il mondo di Yor (Yor, the Hunter from the Future) con Reb Brown, Corinne Clery e Luciano Pigozzi.

PISCINAS – Nelle lunghe dune di sabbia di Piscinas a Marina di Arbus, il regista Carrol Ballard ha ambientato la trama del suo film “Il nero stallone” (orig. Black Stallion) del 1979. Il film, prodotto da F. F. Coppola, racconta la storia dell’amicizia tra un ragazzo dodicenne e un cavallo che lo salva dopo il naufragio di una nave su un’isola deserta. Anche qui, il paesaggio unico della Sardegna gioca un ruolo principale, oltre alle spiagge di Piscinas, le riprese sono state realizzate anche a Capo Caccia e sulla spiaggia di Li Cossi in Gallura.

PORTO PINO – In Sardegna non nascono solo film di produzioni internazionali, tra gli autori sardi che hanno ottenuto successo a livello mondiale, spicca il regista Salvatore Mereu che nel 2003 ha brillato con il suo film “Danza a tre tempi” (orig. Ballo a tre passi). Quattro racconti attraverso le quattro stagioni e le quattro fasi della vita, il primo dei quali narra di un gruppo di bambini che vede il mare per la prima volta, si svolge nelle splendide scenografie delle dune di sabbia della spiaggia di Porto Pino a Teulada. Le altre storie sono ambientate in altre località dell’isola – San Teodoro, Urzulei e l’altopiano di Bitti.

Nell’elenco delle opere cinematografiche più famose legate alla Sardegna, non possiamo dimenticare i film ispirati alle opere della più celebre scrittrice sarda, Grazia Deledda, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura. Alcuni si ispirano ai suoi temi, altri sono adattamenti diretti delle sue opere, che raccontano la vita in Sardegna. Uno dei primi film sardi fu “Cenere”, del 1916, che, sebbene ambientato in Sardegna, fu in realtà girato nelle Alpi Piemontesi. Sui temi delle novelle di Deledda sono stati realizzati altri film, girati direttamente in Sardegna, come il premiato film muto “La Grazia” del 1929, diretto da Aldo De Benedetti basato sul racconto “Di notte”, il dramma televisivo basato sulla famosa opera “Canne al vento” del 1958 e uno dei più noti è il film “Proibito” del 1954 di Mario Monicelli.

Le storie della vita del popolo sardo sono state scelte anche dalla Disney per la sua serie documentaristica etnografica. Nel 1956, ha prodotto una serie chiamata “Gente e Paesi” (orig. People and Places) su popoli in via di estinzione, dedicando un episodio chiamato (Antica) Sardegna ai costumi tipici dei pescatori locali o dei pastori, alle feste caratteristiche o alla produzione locale di pizzi e tessuti.

Tra gli eventi cinematografici principali in Sardegna c’è il Festival Cinematografico di Tavolara, con una tradizione che risale al 1990, che si tiene ogni luglio e offre proiezioni nella forse più affascinante arena all’aperto del mondo, sotto il cielo aperto con lo sfondo della bellissima isola di Tavolara. Un’attenzione particolare è poi dedicata alla presentazione della produzione locale sarda.