Musica & Cultura

Sartiglia

La Sartiglia, una delle più antiche corse equestri nel Mediterraneo, sinonimo di carnevale nella Sardegna occidentale, si tiene ogni anno nell’ultima domenica e martedì grasso ad Oristano. La raffinata sfilata di abilità equestri, costumi elaborati e tecnica maestosa ha una simbologia agricola. Ci sono in tutto due corse: quella della domenica, organizzata dalla gilda agricola, e quella del martedì, organizzata dalla gilda dei carpentieri. Scopo di entrambe le corse è infilzare il maggior numero possibile di stelle su una spada sottile, e il successo dei cavalieri prevede la fertilità e l’abbondanza dei campi locali.

La mattina presto, un gruppo di tamburini e trombettisti esce da Piazza Eleonora d’Arborea, davanti all’ufficio comunale di Oristano, accompagnato da un araldo a cavallo che legge l’annuncio della Sartiglia nelle strade del centro storico e invita tutti i presenti a partecipare al torneo equestre. Su Componidori, il protagonista principale della corsa, dopo una visita alle scuderie si saluta con amici e cavalieri e si sposta per prepararsi per la cerimonia. Viene accompagnato da un gruppo di tamburini e trombettisti, che aprono il corteo composto da is massaieddas e sa massaia manna che portano ceste con vestiti. I cavalieri della gilda agricola indossano una camicia bianca stretta da fiocchi rossi, sopra di essa un gilet senza maniche, stretto da lacci di pelle, e una maschera di ceramica di colore terracotta. Il cavaliere della gilda dei carpentieri indossa anche una camicia bianca, stretta da nastri rosa e azzurri, e un gilet stretto da borchie d’argento a forma di cuore, la maschera è di cera trasparente. Su Componidori, vestito con il suo cilindro, sale a cavallo direttamente da un tavolo, non deve toccare il suolo fino alla fine della corsa, e il presidente della gilda gli consegna sa Pippia de Maiu, un fiore a doppia faccia, che viene benedetto e salutato da tutti i presenti. Segue il corteo di 120 cavalieri guidati da su Componidori, che è accompagnato da un coro di trombettisti e tamburini, massaieddus e gremia, e si dirige verso via Duomo, dove si svolge la corsa alla Stella. La corsa inizia con una triplice incrociata di spade tra su Componidori e i suoi compagni, che si svolge sotto un nastro verde che tiene una stella. La prima corsa è di su Componidori, seguito dai suoi colleghi di squadra e da tutti i cavalieri a cui benedice con la spada. Si procede poi con la corsa con i pugnali e sa Remada. In via Mazzini, presso Su Brocci, un piccolo tunnel, si svolge un’altra parte delle celebrazioni, con audaci acrobazie dei cavalieri sui cavalli. Alla sera, al crepuscolo, si tiene una sfilata di cavalli e cavalieri, segnando la fine della corsa e si procede allo svestimento di Su Componidori. Dopo aver rimosso il cilindro e il velo, un gruppo di tamburi suona il momento della rimozione della maschera e in quel momento rappresentanti della gilda, cavalieri e altri presenti gli rivolgono i complimenti.