Girotonno e Carloforte
Il Girotonno e Carloforte. San Pietro, la sesta isola italiana più grande nel sud-ovest della Sardegna, presenta annualmente il suo evento simbolico, il festival del Girotonno. L’evento gastronomico di quattro giorni si tiene nell’unico centro abitato dell’isola, la piccola città di Carloforte.
L’isola di San Pietro si trova nel sud-ovest della Sardegna, nella regione storica del Sulcis, nelle vicinanze dell’isola di Sant’Antioco, collegata direttamente al continente sardo da un istmo. In questa particolare area, tra queste due isole, ogni anno da aprile a giugno i branchi di tonni vengono a deporre le loro uova nelle calde acque del Mar Mediterraneo. Fin dall’epoca fenicia e romana qui si pratica la pesca del tonno con reti, una tradizione rimasta quasi invariata fino ad oggi.
Come parte del festival, dove il tonno è l’ingrediente principale e rappresentativo, si possono gustare menu e ricette speciali, apprezzare la cucina dal vivo di chef italiani premiati o prendere parte a battaglie culinarie tra chef internazionali. L’evento si svolge sul lungomare del porto, nelle strade e piazze del centro di Carloforte. Durante i quattro giorni si possono partecipare a visite guidate organizzate o visitare gratuitamente i luoghi di interesse e gli edifici importanti, come parte dell’iniziativa “Monumenti Aperti”. Le serate sono dedicate alla musica dal vivo, agli stand con prodotti artigianali e alimentari e a un programma di intrattenimento sia per bambini che per adulti. L’isola di San Pietro è una destinazione con meno attenzione turistica rispetto al resto della Sardegna, ma i suoi tesori naturali sono molto affascinanti. La costa è principalmente rocciosa, occasionalmente interrotta da spiagge sabbiose, con i suoi simboli – le colonne di pietra de Le Colonne, che emergono dal mare nel sud dell’isola, la grotta subacquea Grotta dei Colombi, l’oasi di Su Lipu con una costa alta fino a 130 metri o il paesaggio lunare di Nasca. La costa rocciosa offre ottime condizioni per gli appassionati di snorkeling, immersioni e paddleboarding, mentre le strade locali semideserte sono apprezzate da ciclisti e motociclisti.
L’isola fu colonizzata nel XVIII secolo da famiglie provenienti dall’isola di Tabarka (oggi Tunisia) e dal quartiere di Pegli (parte dell’attuale Genova), cui fu concessa l’autorizzazione a colonizzarla da Carlo Emanuele III, duca di Savoia e re di Sardegna. L’influenza della colonizzazione si sente ancora oggi nella città di Carloforte, sia nella cucina, dove appaiono piatti tipici del Nord Africa, sia nel dialetto degli abitanti locali, simile al ligure. Le case colorate nelle strette strade del centro cittadino conferiscono alla città – con i suoi 6.000 abitanti – un carattere quasi da favola. Non è una sorpresa che la città sia nella lista dei borghi più belli d’Italia “Borghi più belli d’Italia”.