Nuoro

Nuoro è la città più popolosa della regione Barbagia, con una sua tradizione e una ricca cultura, sede di musei e centri artistici immersi in affascinanti e perfettamente conservati quartieri storici. Nuoro è soprannominata le Atene della Sardegna. Artisti e scrittori nati qui, come Salvatore e Sebastiano Satta, Francesco Ciusa e Grazia Deledda, si sono distinti in tutta Europa.
Una passeggiata nel centro storico della città è un’esperienza piacevole e rilassante, durante la quale ci si può immergere nel tempo passeggiando per le strette antiche vie lastricate o ammirando antiche case in pietra, cortili, portici e piccole piazze. Tra i quartieri storici da menzionare ci sono la Séuna, un tempo casa di contadini e artigiani, e Santu Pedru, che ospitava pastori e proprietari terrieri. Qui ha il suo museo anche Grazia Deledda, nata a Nuoro e vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1926. La casa è un tributo alla memoria di questa artista, che ha aperto le porte della Sardegna al mondo. Le sue spoglie sono sepolte nella piccola chiesa della Solitudine ai piedi dell’Ortobene, la montagna cittadina che lei stessa definì l’anima del nostro parco naturale, sicuramente meritevole di una visita.
Corso Garibaldi, precedentemente Via Majore, è sempre stato il centro sociale della città, con negozi e caffè intramontabili. Concedetevi un caffè a uno dei tavolini all’aperto, quindi passeggiate per le strette strade e gustatevi un pasto in uno dei tanti caratteristici ristoranti o trattorie. A pochi passi troverete l’antica chiesa delle Grazie e la maestosa cattedrale di Santa Maria della Neve. Accanto a essa c’è il belvedere panoramico, da cui potrete raggiungere il Tribu, centro culturale, e il museo Ciusa, sede delle affascinanti sculture di Francesco Ciusa, che ha vinto il primo premio alla Biennale di Venezia (nel 1907). Poco distante c’è anche il Museo d’Arte di Nuoro (Man), che ospita mostre temporanee internazionali e permanenti di artisti sardi del XX secolo. Non manca il Museo della vita sarda e delle tradizioni popolari, che offre un assaggio della cultura materiale e immateriale attraverso esempi di abbigliamento, gioielli, maschere, tessuti, strumenti e riferimenti a canti tradizionali, religione e feste. Se volete vedere i costumi tradizionali dal vivo, non perdete il festival della Sagra del Redentore, che si tiene l’ultima domenica di agosto con una sfilata di gruppi folkloristici provenienti da tutta la Sardegna. Durante questa celebrazione, i fedeli si dirigono in processione dalla città alla montagna Ortobene, dove si erge la statua del Cristo Redentore a circa mille metri sul livello del mare. Il parco Sedda Ortai nei dintorni della montagna si estende su una superficie di circa 1600 ettari e qui potrete imbattervi nei resti di insediamenti o nei sepolcri Domus de Janas, la cui età risale alla preistoria. In cima sarete ricompensati con un numero infinito di splendidi panorami. Le rocce di granito dalle forme insolite si ergono sopra la valle e sono la casa di vari mammiferi e rari uccelli rapaci.