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Abbigliamento e mondo tessile

Tessitura ha una lunga storia in Sardegna, tramandata di madre in figlia, e continua a svolgere un ruolo significativo nell’identità e nell’attività artigianale dell’isola. Principalmente, per la tessitura, viene utilizzata la lana di pecora, e in quantità trascurabile anche la lana di capra; per quanto riguarda i materiali vegetali, vengono impiegati lino, canapa e cotone. In passato, per tingere i filati, venivano utilizzate piante e altri materiali naturali reperibili sull’isola.

In base alla tecnica di tessitura e alla colorazione dei tappeti, delle coperte e dei cuscini, è possibile determinare la città di origine. Esistono due tipi di tessitura: quella su telaio orizzontale, più comune, e quella su telaio verticale, più antica. Il telaio verticale è composto da due montanti verticali fissati tra il pavimento e il soffitto, posizionati a circa 2 metri di distanza l’uno dall’altro. Tra i due montanti sono fissati due assi mobili: quello superiore forma la trama portante, mentre quello inferiore costituisce la trama tessile. La trama viene avvolta sul rullo superiore e quindi distesa su quello inferiore; due stecche e un asse con una sequenza di fili, posizionati nella posizione centrale, regolano la separazione tra i fili pari e dispari della trama, consentendo l’inserimento dell’ordito. Si inizia dal basso, con una sorta di grande spola ossea, e infine si batté con un pesante pettine di legno fino a quando i fili dell’ordito sono ben tirati e completamente nascosti. A Nule, con questa tecnica, vengono create varie figure geometriche a colori, mentre a Sarule si presta attenzione al contrasto dei colori.

Il telaio tradizionale, orizzontale, è composto da due pesanti montanti paralleli, che fungono da supporto per le parti mobili posizionate trasversalmente: l’asse anteriore, portante la trama, e quello posteriore, portante l’ordito. I fili che costituiscono l’ordito sono tesi tra due assi che passano attraverso canne o pettini metallici posizionati centralmente rispetto agli assi, insieme a un gruppo di fili collegati a cordini azionati da un pedale ancorato al pavimento. Le strutture di supporto devono essere perfettamente parallele e l’intera struttura centrale deve essere posizionata ad angolo retto rispetto alle strutture di supporto, per evitare irregolarità nel tessuto. La tessitura avviene con l’inserimento di un battente che trasporta l’ordito attraverso i fili dell’ordito. Grazie a questo, il lavoro è molto rapido quando si producono tessuti piatti con trame cadenti. Per ottenere effetti decorativi speciali, possono essere introdotte texture decorative aggiuntive manualmente utilizzando grandi aghi o avvolte in piccole bobine. Questa macchina è utilizzata ad Aggius, Gavoi, Bonorva, Villamassargia e Samugheo. In quest’ultimo si trova un museo tessile unico, dove sono esposte entrambe le macchine e una serie di rari esemplari, tra cui il “tapinu ‘e mortu”, un tappeto funebre su cui veniva deposto il defunto in tempi antichi. Il museo ha una parte permanente e una parte di esposizioni temporanee che vengono regolarmente cambiate. È possibile ammirare qui anche tappeti tessuti per Agha Khan IV, il miliardario che ha contribuito allo sviluppo dell’infrastruttura e del turismo nella Costa Smeralda.