Musica & Cultura

La Festa di Sant’Efisio

La festa, ispirata alla pietà e alla fede di tutta l’Isola, è celebrata in onore del santo martire Efisio (Sant’Efisio), che fu torturato e ucciso a Nora il 15 gennaio 303 d.c..

Come ringraziamento per il salvataggio dalla terribile ondata dell’epidemia di peste, che devastò l’isola dal 1652 sino al 1657, i consiglieri della città di Cagliari decisero di festeggiare ogni anno Sant’Efisio come ringraziamento per aver scampato la morte.
La Festa di Sant’Efisio è una delle processioni più lunghe d’Europa. La statua del santo viene trasportata da Cagliari sino alla vicina cittadina di Pula, attraversando i i comuni di Sarroch e Villa San Pietro.
La città di Pula accoglie sempre con onore e grandi festeggiamenti il martire Efisio il 2 maggio, dove, verso mezzogiorno, migliaia di fedeli lo accolgono all’ingresso della città e accompagnarlo fino alla Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, dove viene celebrata la santa messa.

Il corteo è accompagnato dal suono delle “Launeddas”, e i cavalieri e le donne indossano gli abiti della tradizione. Nel pomeriggio, la processione prosegue verso Nora dove Efisio fu martirizzato dai romani. La santa messa viene celebrata nella chiesa locale a lui dedicata eretta sopra l’antica prigione.
In serata, accompagnati dai fedeli con candele e fiaccole, il corteo fa ritorno a Pula, presso la chiesa di San Giovanni Battista, dove ha luogo un’altra santa messa. Seguono i tradizionali fuochi d’artificio.
Il 4 maggio, alle prime ore del mattino, Sant’Efisio riprende il viaggio di ritorno verso Cagliari. Molti fedeli prendono parte all’intera processione e accompagnano il santo a piedi lungo tutto il percorso da Cagliari a Pula e ritorno.